Daniela Cicchini

10/06/2021

Conosco Daniela da quando ho assaggiato la sua cucina.

È una cucina che racconta, una narrativa di anima e gastronomia, un accostamento incantevole tra i colori del piatto e le delicate sfumature della sua anima.

Daniela è gentile, accogliente, ha occhi di ragazza capaci di sognare, è una donna quando parla di vita, ed è una Cuoca fantasiosa e innamorata del suo lavoro.

Quando anni fa capitai nel ristorante dove lei, insieme ad Elisa Veltre, cucinava capii di essere nel posto giusto. A fine cena fu naturale alzarmi per affacciarmi in cucina e portare ad entrambe i miei complimenti.

Ritrovai poi Daniela ad un corso di cucina vegetale dove entrambe partecipavamo in qualità di allieve: “c’è sempre qualcosa da imparare” rispose al mio stupore di vederla lì allieva e non maestra.

Ora ha iniziato un nuovo percorso, sempre insieme ad Elisa, e le chiediamo qualcosa di più

 

In tempi di pandemia hai preso coraggio e insieme alla tua socia Elisa Veltre avete aperto un’attività di ristorante con gastronomia (LINK): incoscienza o, al contrario, coscienza che le cose stiano cambiando un po’ alla volta e la cucina vegetale viene maggiormente ricercata.

 

Buongiorno Sabrina, buongiorno mondo. Oggi è una bellissima giornata e mi predispone maggiormente alla fiducia. In questo momento non parlerei di incoscienza, ma di un ardire in una avventura, un viaggio in un mondo, quello della ristorazione che conosco molto bene e che ho respirato fin da piccola: i profumi della cucina, i rumori delle pentole, mi sono intrufolata nei matrimoni, schivando camerieri in corsa, insomma sono cresciuta nel tempio del cibo, nelle quinte di uno spettacolo davvero impegnativo e che non ha pietà', se non quando tutto di te e' al suo servizio. E ti lascia esausta, ma soddisfatta solo se sei in armonia con tutti i suoi aspetti che sono molteplici.

Le cose stanno cambiando, certamente oggi le persone iniziano ad avere più' consapevolezza di ciò che mangiano, della provenienza degli ingredienti e della qualità', un'attenzione alla propria salute e uno sguardo più' consapevole sulla relazione che c'è' tra uomo e natura. L'altro aspetto importantissimo è che mangiare ha a che fare strettamente con la relazione con noi stessi e i nostri stati d'animo.

Per me il cibo va oltre la materia.

 

Come avete deciso il nome da dare al vostro locale e in cosa vi rappresenta?

 

Terra Madre sono due parole che solo pronunciare inevitabilmente ti portano al centro della vita se lasci che risuonino nel tuo cuore; sono radici e cielo, sono vive e parlano, sempre. Ognuno di noi è Terra Madre forza creativa e in movimento naturalmente.

 

Parliamo di te: la tua alimentazione è cambiata quando eri molto giovane e la cucina vegetale non era allora diffusa come adesso: che difficoltà hai incontrato in quel periodo e come le hai superate?

 

L'amore. Sono cambiata per amore. Nel 1985 ho conosciuto mio marito, cuoco vegetariano. Le nostre famiglie hanno faticato ad accettare la nostra scelta di alimentazione e le difficoltà' sono state notevoli, soprattutto se poi hai tre figli e decidi di non far mangiare carne, pesce, uova, zucchero e latticini e ricorri anche all

’omeopatia. Comunque ho potuto contare su persone molte preparate e competenti che allora ho avuto modo di conoscere e sono stati dei pionieri nell’ alimentazione alternativa. 

Da allora molte cose sono cambiate, fuori e dentro di me. Sono una persona che si mette molto in discussione e l'ho fatto anche con il modo di mangiare e cucinare. Ci sono tante storie, quante gli esseri umani su questa terra e anche più', Cerco di non giudicare. Cerco la pace, in primis dentro di me, il mio mondo interiore ed emotivo e' un susseguirsi di sensazioni che a volte mi lasciano senza fiato, ma devo riconoscere che sono la mia forza.

 

Cosa consiglieresti oggi ad una persona che vuole abbandonare l’alimentazione onnivora a favore di una vegetariana o vegana?

 

Non aver paura. Ascoltarsi ed essere compassionevoli soprattutto con se stessi. Siamo esseri così imperfetti. Chiedersi perché' si vuole scegliere un'alimentazione vegetariana o vegana, conoscere bene la propria motivazione di partenza, da dove viene. La conoscenza in ogni campo, è fondamentale. Se siamo autentici tutto avviene spontaneamente senza troppo sforzo. E poi ci sono i nutrizionisti, gli esperti, chi ha già fatto questa scelta e può essere d’aiuto: insomma oggi c ' è' tutto un tessuto fatto di conoscenze ed esperienze che possono sostenere per uno stile di vita appunto, sostenibile, basta saper ascoltare.

 

Quando entri in cucina qual è il tuo primo pensiero?

 

OH MY GOD! più' che un pensiero direi una preghiera! Detta così posso sembrare, non so, un po' eccessiva. Ma in fondo c’è del vero. Io ho molto bisogno di vivere una sacralità'. Ho bisogno di sentirmi dentro il sacro, dentro la vita, la terra, dentro una protezione, dentro lo Spirito.

 

La cucina può renderci felici?

Domandona...certo che può' rendere felici. Siamo nati per essere felici....la cosa più' difficile e': come posso essere felice adesso con quello che ho? Io credo che lo stato di felicità' esista sempre in noi a prescindere ma non ci accorgiamo. La cucina e' un'arte e può' aiutare molto a scoprire la propria felicità'. 

 

 Qual è il piatto che più di ogni altro ti piace preparare?

Non ho un piatto in particolare che amo cucinare. lascio agli ingredienti il diritto di parlare poi se riesco a capirli allora si che amo quello che cucino.

 

Hai una vera arte nel impiattare e fotografare, ami i colori, i contrasti di luce: quanto divertimento e passione c’è in tutto questo? E che cosa riesce a trasmettere un piatto ricco di colore oltre che di sapore?

 

Vorrei ricordare che e' vero che ho sempre respirato cucina, ma il mio rapporto con lei non e' stato facile, per vari motivi e se la pratichi per lavoro e' un amante molto esigente, non da' tregua, per me e' stata anche dannazione, e a volte ancora lo e'. Basta dire che ho cercato in ogni modo di allontanarmi da lei, ma oggi a 55 anni passo la maggior parte del giorno dentro una cucina...ho solo scuola di esperienza e di lavoro, ho iniziato molto presto a lavorare, a 11 anni facevo già la cameriera dove lavorava mia madre, non ho proseguito gli studi superiori anche se poi quando mi sono sposata a 19 anni mi stavo preparando per dare un esame di maturità come privatista ma poi ho mollato. La fotografia ho iniziato a praticarla molto tardi....e' uno strumento di sublimazione. una compagna, un silenzio, ed un ascolto, una contemplazione ed una centratura. Purtroppo la sto trascurando un po'....la cucina chiama. Come fare a meno del colore? il colore e' vita, seduzione, armonia, magia....ci incanta e ci stupisce e lo stupore ci ferma. uno stop in un mondo di velocità'. Mangiare con calma, fermarsi a mangiare e' e deve rimanere un piacere, e i piaceri vanno consumati lentamente.


 

Se dovessi riassumere in una frase la tua filosofia di vita, quale sarebbe?

Essere sinceramente autentici prima con se stessi poi con gli altri.


 

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

una casa in riva al mare e un cuore leggero

 

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